Mentre si attende la pubblicazione del nuovo DPCM sulle riaperture delle attività economiche, il Club alpino italiano, su indicazione della Commissione Rifugi, ha elaborato il "Piano rifugio sicuro".
Dieci regole comportamentali cui tutti gli appassionati di montagna dovranno attenersi per un ritorno alla frequentazione dei rifugi alpini e appenninici all'insegna del rispetto di sé e degli altri, della responsabilità, dell'educazione e della correttezza.
Il Club alpino italiano, attraverso la Commissione centrale rifugi, ha elaborato, mentre si attende la pubblicazione del nuovo DPCM sulle riaperture delle attività economiche a partire dal 18 maggio, il "Piano rifugio sicuro".
Di seguito le dieci regole di comportamento:
1 - Prenota il pernottamento in rifugio, quest'anno è obbligatorio!
2 - Prima di iniziare l'escursione, assicurati di essere in buona salute!
3 - Attendi all'esterno del rifugio le indicazioni del gestore!
4 - Consuma - meteo permettendo - bevande, caffè, torte e pasti veloci all'esterno del rifugio!
5 - Lascia il tuo zaino e la tua attrezzatura tecnica dove appositamente predisposto dal gestore!
6 - Assicurati di avere con te mascherina, guanti e igienizzante a base alcolica; utilizzali quando entri nel rifugio e comunque sempre quando non puoi rispettare la distanza di sicurezza!
7 - Porta con te il tuo sacco lenzuolo o il tuo sacco a pelo per pernottare al rifugio!
8 - Lavati spesso le mani ed utilizza i tuoi asciugamani personali!
9 - Ricorda che il gestore può sottoporti al controllo della temperatura e che, se superiore a 37,5°c, può vietarti l'ingresso al rifugio!
10 - Riporta i tuoi dispositivi individuali di protezione usati ed i tuoi rifiuti a valle.
"Responsabilità, autoregolamentazione e prudenza devono ispirare, ancora di più nell'attuale situazione, ogni frequentatore della montagna", ha affermato il Presidente generale del Cai Vincenzo Torti. "Il rispetto delle raccomandazioni per la corretta frequentazione dei rifugi potrà evitare il ritorno a una chiusura delle Terre alte e a una limitazione delle possibilità di frequentarle".
Comunicato Club alpino italiano