Per il CAI il turismo lento e sostenibile è la formula su cui puntare per lo sviluppo economico e culturale delle località montane. Inoltre se si considera che il riscaldamento globale, che nelle Alpi è molto più accentuato che nel resto d’Europa, può contribuire ad accelerare il declino della pratica degli sport invernali da parte dei turisti e dei visitatori, risulta ancor più urgente e necessario puntare su forme di turismo alternative e maggiormente destagionalizzate.
L’Italia – è emerso nel convegno - è il Paese con la più alta biodiversità d’Europa, è caratterizzata da paesaggi culturali e ambientali di rara bellezza e da produzioni enogastronomiche di eccellenza. In questo scenario si inseriscono i sentieri, un valore aggiunto del territorio sul quale puntare per promuovere ulteriormente i punti di forza del Bel Paese.
È tempo di impegnarsi con decisione per vincere le resistenze di chi vede il turismo a passo d’uomo come marginale e minore per farlo riconoscere una fonte di uno sviluppo che coniuga tutela dell’ambiente e arricchimento culturale.
Gli oltre venti interventi hanno messo al centro sotto molteplici punti di vista l’importanza, ma anche la fragilità degli oltre 65.000 km dei sentieri italiani, considerati una delle infrastrutture di maggior valore del Paese e dell’ambiente che li circonda. Le montagne italiane sono un patrimonio davvero unico, questo patrimonio però necessita di una costante tutela e manutenzione.
Per questi motivi il CAI, di concerto con le altre associazioni ambientaliste, ha l’obiettivo di regolamentare la frequentazione indiscriminata dei mezzi motorizzati per fini ludici sui sentieri, dell’eliski e di nuove pratiche che si stanno lentamente affacciando, come l’elialpinismo e l’elibike. Ma soprattutto è necessario far rispettare le regole. Una delle strade, per il CAI, è la formulazione di una nuova definizione giuridica di sentiero, unica a livello nazionale, come via che può essere percorsa solo a piedi o in mountain bike.
Questa la sintesi dell’incontro pubblico organizzato dal CAI e intitolato “I sentieri anima del turismo sostenibile e accessibile. La questione della frequentazione non regolamentata con motoslitte, mezzi motorizzati, trial e dell'eliski”, che si è tenuto sabato 25 aprile 2015, presso la Sala Terme di Bormio (SO) organizzato nell’ambito del Festival di cultura di montagna “La magnifica terra”.
“Vivere la montagna è un arricchimento costante, sia dal punto di vista culturale che da quello del benessere fisico”, ha concluso il Presidente generale del CAI Umberto Martini. “I sentieri sono uno degli elementi al centro della nostra mission, siamo convinti che la rete sentieristica sia uno strumento di rilancio economico e culturale per lo sviluppo di oggi e di domani del nostro Paese.”