L'apertura ufficiale del nuovo Anno Sociale, con la presentazione del Calendario attività 2013, è stata l'importante occasione in cui la Sezione CAI Verbano-Intra ha provveduto ad un atto da tempo dovuto: conferire al Dott. Roberto Clemente il titolo di Presidente Onorario. Un riconoscimento che segue la recente assegnazione dell'Aquila d'Oro per i compiuti 75 anni di Socio del Club Alpino Italiano.
Quarnese di nascita, si è trasferito a Verbania dove ha esercitato la professione di medico e primario di Geriatria. La forte passione per la montagna, un amore che già da bambino lo aveva irrimediabilmente contagiato, lo ha portato a presiedere con successo per 36 anni consecutivi, dal 1971 al 2007, la Sezione Verbano-Intra dedicando ad essa gran parte della propria vita, una responsabilità svolta come una vera e propria missione.
Eccezionale testimone e divulgatore dei valori e della cultura della montagna e dell'alpinismo, della valorizzazione dell'individuo e dell'ambiente, con occhio attento al futuro è stato promotore di importanti iniziative quali l'acquisto e la ristrutturazione della casa De Notaris, attualmente Sede della Sezione, l'evoluzione della Scuola di Alpinismo e Scialpinismo Moriggia, cresciuta al punto di vedersi attribuito il titolo di "Scuola Nazionale", la promozione di congressi in campo alpino di notevole risonanza pubblica, l'avvio, insieme con l'Associazione Nazionale Alpini di Intra e all'Associazione intrese "Culòna dul Port", della nuova formula a coppie della Maratona della Valle Intrasca.
Dopo la consegna della pergamena ricordo e di una finissima ceramica celebrativa con le insegne del Sodalizio, il Dott. Clemente si è rivolto con evidente emozione ai numerosissimi soci ed amici intervenuti con commoventi, ma significative parole:
"Sono onorato e colpito per questo riconoscimento che mi sprona a dedicare ancora energie per la nostra Sezione, nata nel 1874, a pochi anni dalla fondazione del Club Alpino Italiano, e condotta da importanti personaggi che sono stati dinamiche espressioni della storia economico-sociale di Intra. Con questo titolo è come se voi tutti mi autorizzaste idealmente ad entrare a far parte di questo gruppo. Non nascondo che anche il mio personale orgoglio, frutto di vanità umana, ne è di fatto inebriato e tutto questo mi rende felice perché attenua quella sorta di isolamento di cui tante persone, giunte come me all'età di 91 anni, per forza di cose si trovano a dover sopportare, sia per l'emarginazione forzata dettata dai ritmi della società moderna, sia perché l'invecchiare ti rende più sconosciuto ai tanti per il semplice fatto che molti amici della mia generazione sono, purtroppo, già andati avanti."